Caso Gregoretti, la maggioranza di governo potrebbe ‘salvare’ Matteo Salvini in Giunta (prima delle regionali) per poi ‘incastrarlo’ in Senato.
Con le elezioni regionali ormai alle porte, il governo ha ancora un problema da risolvere (gli altri sono stati rimandati): il voto su Matteo Salvini per il caso Gregoretti. Lo scopo delle forze di maggioranza era quello di rinviare la sentenza sul leader della Lega. Un ultimo tentativo (fallito) per togliergli dalla manica un jolly da giocarsi nelle battute finali della campagna elettorale in Emilia Romagna.
La Giunta dovrà esprimersi il prossimo 20 gennaio. E al di là delle polemiche sulla Casellati, la maggioranza dovrà pianificare una strategia efficace.
Caso Gregoretti, la strategia della maggioranza per non regalare un vantaggio a Matteo Salvini
Quella che sta prendendo forma tra le forze al governo è una strategia complessa e macchinosa che potrebbe nascondere insidie e colpi di scena. Le forze di maggioranza potrebbero esprimersi contro il processo almeno nella seduta decisiva della Giunta immunità del Senato. La questione verrebbe poi risolta in Aula, dove arriverebbe la condanna al leader della Lega.
La votazione in Giunta il 20 gennaio: tre opzioni per le forze di maggioranza
Il Centrodestra ha blindato la data della votazione in Giunta. La maggioranza deve decidere, a meno di una settimana dalle consultazioni regionali, se condannare Salvini, mandandolo a processo, se salvarlo e se bluffare.
Il salvataggio è al momento l’opzione meno accreditata, se non quasi impossibile. Restano la condanna per direttissima o il grande bluff.
La prima ipotesi, quella della coerenza, vedrebbe Pd, M5s e Italia Viva votare compatti in Giunta per mandare a processo l’allora ministro degli Interni Matteo Salvini. Una scelta che potrebbe essere impopolare ma che salverebbe almeno la faccia a una politica che da troppo tempo vive di progetti machiavellici, intrighi di corte e manovre di palazzo. E questo sarebbe lo scenario del grande bluff, una sorta di presa in giro. Votare contro il processo in Giunta per poi ribaltare la situazione in Senato.
Salvini, “A processo a testa alta”
Ai microfoni di Telelombardia, Matteo Salvini ha parlato proprio del voto sul caso Gregoretti puntando il dito contro il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico.
“Se lunedì, come pare, perché i numeri ce li hanno a favore, Pd, Renzi e 5 Stelle decideranno che devo esser processato, andrò in quel tribunale a testa alta sicuro di rappresentare la maggioranza del popolo italiano”.